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Tutti i figli finalmente saranno uguali

Nessuna differenza di trattamento tra figli naturali e legittimi. Lo stabilisce in maniera definitiva il disegno di legge recante modifiche in materia di filiazione approvato in data 16.03.07 dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, composto di tre articoli, si propone di eliminare definitivamente dall’ordinamento ogni traccia, anche lessicale, di discriminazione tra figli nati nel matrimonio…

Pubblicazioni matrimoniali

Dichiarazione Cumulativa Sostitutiva di Certificazione (Art 24 L. 4 gennaio 1968 n. 15, modificato dall’art. 3, L. 15 maggio 1997, n. 127 e dall’art. 1 del D.P.R. 20 ottobre 1998 n. 403)  Il/ La sottoscrittoa  nato/a a …….. ( ) il  , residente in ……………………. ,  alla via……………………. n…… consapevole della responsabilità penale cui può andare incontro…

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Breve excursus sull’anatocismo nel tempo: dal 1804 al 1999

Il divieto della capitalizzazione degli interessi si radicò nella legislazione canonica non conoscendo, almeno formalmente, alcuna riforma fino al Codice napoleonico del 1804, che consentì l’anatocismo solo in seguito alla maturazione di una annualità di interessi (ripetendo dunque l’anatocismus anniversarius) e alla proposizione di domanda giudiziale al riguardo o alla stipula di una specifica convenzione…

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Il divieto di interessi anatocistici

Si tentò di stroncare la prassi anatocistica con interventi legislativi numerosi e sempre più duri: in uno di questi, risalente all’epoca dell’imperatore Diocleziano, si arrivò  a comminare l’infamia per chi violasse il divieto. C. 2.11.20 (Impp. Diocletianus et Maximianus  AA. Fortunato): “Improbum fenus exigebus et usuras usurarum illicite exigintibus infamiae macula inroganda est”. Billeter  ha…

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Le testimonianze di Ulpiano, Marciano e Modestino sull’anatocismo

Con riguardo all’anatocismo sono di notevole rilevanza le informazioni tramandateci da tre giureconsulti dell’età tardo-classica, Ulpiano, Marciano e Modestino. In un passo di Ulpiano  si legge: “Supra duplum autem usurae et usurarum usurae nec in stipulatum deduci nec exigi possunt et solutae repetuntur, quemadmodum futurarum usurarum usurarum usurae” . Il giureconsulto severiano affermava, dunque, che…

Le prime testimonianze certe sulla pratica delle usurae usurarum

Che nell’area romana esistesse la pratica degli interessi anatocistici lo apprendiamo da un atto, di carattere per l’appunto straordinario e transitorio, emesso, dal proconsole L. Licinio Lucullo nella provincia dell’Asia Minore, tra il 72 e il 70 a.C. In proposito, Plutarco  scrisse che Lucullo, ridusse il tasso di interesse all’uno per cento, annullò i ‘τόκους’…

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Nozione di anatocismo

L’anatocismo  (il termine deriva dal greco α ν α τ ο κ ι σ μ ό ς, composto da ανα, sopra + τοkισμός, usura), ossia la trasformazione degli interessi scaduti in capitale, che come tale è produttivo a sua volta di interessi, è stato valutato con sfavore nelle legislazioni di tutti i tempi e, anche…

Le usurae centesimae

Nell’età del Principato , il massimo legale era l’uno per cento a mese, quindi nell’anno di dodici mesi era del 12%. Gli interessi così calcolati assunsero il nome di usurae centesimae per il fatto che il debitore pagava ogni mese un centesimo del capitale. Poiché gli interessi dovevano essere corrisposti il primo di ogni mese…