L’automobilista non può iniziare ad attraversare l’incrocio se il semaforo è giallo. Altrimenti è responsabile di eventuali incidenti.
E’ quanto ha deciso la IV Sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza del 23 maggio 2007, depositata in Cancelleria in data 12 ottobre 2007.
Il fatto. Tizio veniva condannato per il delitto di omicidio colposo, per avere, alla guida della propria autovettura, impegnato l’incrocio con semaforo rosso, così cagionando la morte di Caio, che, a bordo del proprio motociclo, attraversava il medesimo incrocio.
Motivi della decisione. I Giudici della Cassazione hanno ritenuto di dover ribadire la preminente incidenza causale della condotta dell’imputato, indicato quale principale responsabile dell’incidente.
Infatti, la Corte ha ribadito che se Caio era ripartito a semaforo verde, l’imputato aveva iniziato l’attraversamento dell’incrocio a semaforo rosso, essendo notorio, peraltro, che negli incroci il semaforo verde su una delle vie che si intersecano scatta alcuni secondi dopo l’apparizione del rosso sulla strada incrociata..
Pertanto, nel caso di specie, pur volendo considerare l’ipotesi più benevola, cioè di attraversamento dell’incrocio con semaforo giallo da parte di Tizio, non è possibile escludere la sua responsabilità nel sinistro. Sul punto, la Cassazione soggiunge che la condotta di Tizio è comunque indebita poiché il segnale giallo avrebbe dovuto già imporgli di arrestare l’auto.
Emiliana Matrone