Nessuna differenza di trattamento tra figli naturali e legittimi. Lo stabilisce in maniera definitiva il disegno di legge recante modifiche in materia di filiazione approvato in data 16.03.07 dal Consiglio dei ministri.
Il provvedimento, composto di tre articoli, si propone di eliminare definitivamente dall’ordinamento ogni traccia, anche lessicale, di discriminazione tra figli nati nel matrimonio e quelli nati fuori dal matrimonio.
Il disegno di legge riconosce il rapporto di parentela tra il figlio riconosciuto nato al di fuori del matrimonio e i parenti del genitore.
Fino ad oggi esisteva soltanto un rapporto di filiazione tra figlio naturale e genitore che lo ha riconosciuto, ma nessun rapporto con nonni, zii, fratelli e cugini.
Un’altra conseguenza importante del provvedimento riguarda i diritti di successione. Anche il figlio nato fuori dal matrimonio avra’ diritto di partecipare all’eredita’. Finora i figli legittimi avevano la cd facoltà di commutazione, ossia, potevano soddisfare in danaro la quota ereditaria del figlio naturale, estromettendolo dalla comunione ereditaria.
Trattasi di scelta di grande civiltà evolutiva, che pone l’ordinamento italiano in linea con le più moderne legislazioni europee e con la giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo.