La Cassazione, nella Sentenza del 10/01/2008 n. 14329, precisa che, per quanto la legislazione regionale siciliana abbia adottato una accezione strutturale e non funzionale dell’opera precaria, risponde di reato colui che costruisce una veranda con struttura in cemento armato.
In particolare, la Suprema Corte afferma che, qualora sia intervenuta concessione in sanatoria ex artt. 36 e 45, D.P.R. n. 380/2001, il giudice penale ha il potere-dovere di verificare che sussistano i presupposti di fatto e di diritto per l’estinzione del reato. La Corte soggiunge che, ove difettino tali presupposti, il giudice è legittimato a subordinare la concessione della sospensione condizionale della pena all’osservanza dell’ordine di demolizione contestualmente impartito al condannato. Ciò non toglie, secondo la Cassazione, che la condizione possa essere revocata qualora l’opera sia successivamente regolarizzata.
Emiliana Matrone