Il software, ovvero l’nsieme dei programmi che contengono le procedure e le istruzioni necessarie per far funzionare un computer, può essere oggetto di una molteplicità di rapporti contrattuali.
In particolare:
· Contratto di compravendita: trasferimento del diritto di utilizzazione economica di un software verso un corrispettivo da parte dell’ideatore (o dall’avente diritto all’utilizzazione economica del software).
· Contratto di distribuzione: trasferimento del diritto non esclusivo di commercializzazione di prodotti software.
· Contratto di licenza a strappo: il testo contrattuale è stampato sull’involucro del software; il contratto si conclude con l’apertura dell’involucro.
· Contratto di licenza d’uso e del servizio di manutenzione: cessione del godimento di un software con l’obbligo della parte cedente ad effettuare la riparazione di guasti all’elaboratore, contro il pagamento di un canone periodico.
· Contratto di manutenzione: riparazione guasti software da parte di un operatore contro la corresponsione di un canone periodico.
· Contratto free-ware: concessione gratuita godimento software senza disponibilità del codice sorgente.
· Contratto licenza d’uso: cessione del godimento del programma, a titolo oneroso o gratuito, ma non dei diritti di utilizzazione economica dello stesso.
· Contratto open licence franchise: godimento software a titolo oneroso (relativo ad una rete di aziende legate dal franchesing).
· Contratto open source: concessione godimento software e relativo codice sorgente, con diritto di modifica e di riproduzione.
· Contratto share-ware: godimento del software soggetto a limiti temporali o funzionali.
· Contratto sviluppo software personalizzato (o contratto di appalto informatico): realizzazione di un software su commissione.