pension

Polizza vita

Le polizze vita sono contratti di assicurazione. Hanno un fine “previdenziale”, ma non sempre rappresentano il mezzo più adatto per costruirsi una pensione futura da affiancare a quella di base. I prodotti del ramo vita offerte dalle agenzie di assicurazioni sono molteplici e fortemente eterogenei. Il decreto legislativo del 18 febbraio 2000 n. 47, in…

contratto di lavoro stagionale

Contratto di assicurazione

Per l’articolo 1882 del Codice Civile “l’assicurazione è il contratto col quale l’assicuratore, verso pagamento di un premio, si obbliga a rivalere l’assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana”. Nel contratto di…

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Assicurazioni miste

Le polizze miste sono una combinazione tra una polizza caso vita a capitale differito e una polizza caso morte. La compagnia si impegna a corrispondere un capitale o una rendita sia in caso di decesso che di sopravvivenza dell’assicurato allo scadere del contratto di assicurazione. Questo tipo di prodotto potrebbe essere indicato per un capofamiglia…

auto danneggiata

Premio assicurativo

Per premio assicurativo deve intendersi la somma che, in qualità di contraenti, bisogna versare all’agenzia di assicurazione per la stipula della polizza. Si considera sempre nella sua interezza anche se suddiviso in rate durante l’arco della durata contrattuale. Il premio si compone di tre parti: – Premio Puro: è il costo base per la copertura…

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Contratti su strumenti finanziari

La Cassazione, con la Sentenza n. 19024/2005, affronta il tema della  “nullità virtuale” in relazione alla disciplina dei contratti su strumenti finanziari. A seguito delle perdite causate da alcuni contratti di compravendita a termine di valuta, un investitore conveniva in giudizio la banca con cui aveva stipulato tali  contratti, sostenendo la nullità per diversi ordini…

Le prime testimonianze certe sulla pratica delle usurae usurarum

Che nell’area romana esistesse la pratica degli interessi anatocistici lo apprendiamo da un atto, di carattere per l’appunto straordinario e transitorio, emesso, dal proconsole L. Licinio Lucullo nella provincia dell’Asia Minore, tra il 72 e il 70 a.C. In proposito, Plutarco  scrisse che Lucullo, ridusse il tasso di interesse all’uno per cento, annullò i ‘τόκους’…

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Le testimonianze di Ulpiano, Marciano e Modestino sull’anatocismo

Con riguardo all’anatocismo sono di notevole rilevanza le informazioni tramandateci da tre giureconsulti dell’età tardo-classica, Ulpiano, Marciano e Modestino. In un passo di Ulpiano  si legge: “Supra duplum autem usurae et usurarum usurae nec in stipulatum deduci nec exigi possunt et solutae repetuntur, quemadmodum futurarum usurarum usurarum usurae” . Il giureconsulto severiano affermava, dunque, che…

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La lex Silia e la lex Calpurnia

In tarda età postdecemvirale, allorché la pratica del nexum era divenuta improponibile e la stessa stipulatio non era sempre, da chiunque e dappertutto facilmente praticabile, si affermò il principio di ius civile per cui, qualora la datio non fosse dovuta a liberalità o a pagamento o a quant’altro gli interessati l’avessero destinata, si presumeva che…