Compito della Commissione Tecnica Provinciale è quello di:
a) ripartire il territorio provinciale in aree omogenee;
b) determinare ogni 3 anni le “tabelle per i canoni di equo affitto per zone agrarie omogenee”;
c) fissare coefficienti di moltiplicazione del reddito dominicale su cui calcolare il canone in base a coefficienti minimi e massimi (tra 50 e 150) per singola coltura e per classi catastali in aree omogenee;
d) fissare coefficienti aggiuntivi “in presenza di condizioni strutturali che accrescono efficienza e produttività delle aziende e non siano riportate in catasto”, entro seguenti limiti:
– più 30 punti per fondi rustici dotati di abitazione colonica “che garantisca adeguate condizioni alloggiative ed esigenze familiari dell’affittuario e dei lavoratori dipendenti”;
– più 30 punti per fondi rustici “dotati di efficienti investimenti fissi che recano un diretto apporto alle condizioni di produttività del fondo” (ad esempio, impianto irrigazione, cantina, stalle);
e) aumento fino a 10 punti nel caso di affitto a conduttore non coltivatore diretto;
f) fissare affitto per terreni demaniali concessi “per sfalcio delle erbe o per il pascolo” in base a reddito dominicale della qualità di appartenenza, moltiplicando il coefficiente medio aritmetico della qualità di coltura medesimo ridotto del 70%;
g) determinare entro 31 Maggio coefficienti di adeguamento dei canoni, in aumento o in diminuzione, tenendo conto del “mutamento di valore dell’Euro secondo gli indici ISTAT per i prezzi della produzione agricola”;
h) richiedere alle Regione di applicare coefficienti aggiuntivi (fino a 30 punti) al fine di rendere le tabelle aderenti alla realtà produttiva regionale.
Se la Commissione Tecnica Provinciale non comunica le tabelle, l’interessato calcola il canone di affitto provvisorio pari a reddito dominicale moltiplicato per 70.