Scende del 50% la mortalità sui tratti controllati dal sistema ‘Tutor’ La Polizia Stradale ha reso pubblici i dati sull’uso del ‘Tutor’, il sistema che rileva automaticamente la velocità media dei veicoli che transtano in autostrada.
Secondo i dati diffusi, l’eccesso di velocità e la distrazione (comunque abbinata ad elevata velocità) costituiscono la causa del 60% degli incidenti mortali che avvengono ogni anno sulla rete gestita dalla società Autostrade per l’Italia.
Sensibile anche il numero di incidenti mortali causati da ‘colpo di sonno’ (16%) e ‘manovre azzardate o proibite’ (10% circa).
Un primo dato che scaturisce dalla lettura della rilevazione è che da un anno all’altro (settembre 2006-agosto 2007) sui tratti autostradali il tasso di mortalità è diminuito del 50% e quello relativo ai feriti del 34%.
Dunque, se inequivocabilmente la velocità è la prima causa della mortalità su strada, è anche vero che dove il Tutor è installato, il tasso di mortalità si ridimensiona fortemente: un dato molto rilevante soprattutto se si considera che nella rimanente rete autostradale non interessata alla sperimentazione, la diminuzione è stata solo del 6,71% e, per quanto riguarda i feriti, solo dell’11,44%.
Il sistema Tutor è stato introdotto sulla rete autostradale italiana a partire dalla fine del 2005 ma lo sviluppo del progetto da parte della società Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia Stradale risale al 2004.
Nel corso del 2005 viene realizzata la struttura informatica di gestione del sistema, che prevede i più severi standard di sicurezza per i canali di comunicazione e la tutela dei dati trattati da parte della Polizia Stradale ed il 23 dicembre 2005 il Tutor viene attivato sulle prime tratte autostradali per complessivi 35 km di carreggiate.
Il ‘Tutor’ è il primo strumento in Italia conforme alle nuove norme che consentono il sanzionamento automatico delle violazioni dei limiti di velocità senza la presenza su strada dell’agente di Polizia.
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Attualmente il sitema è attivo su 1.120 km di carreggiate ma ne è prevista l’ espansione su altri tratti autostradali e non: nel 2007 e 2008 su quelli che presentano tassi di mortalità superiori alla media (entro l’anno sulla A1 Milano – Bologna; sulla A4 Bergamo – Brescia; sull’estensione A14 e sulla A7 Serravalle – Genova) e poi, in pratica, su tutta la rete autostradale. Ma si prevede di appliccarlo anche in città e sulle strade statali: a Torino il sistema è già operativo su Corso Regina Margherita, a Roma sta per essere montato su 4 sezioni sulla Via del Mare e a Genova su tre parti della sopraelevata.
fonte: ministero dell’interno