La Corte di Cassazione, con la sentenza 22 luglio 2008 n. 20179, chiarisce che, per poter valutare se il tempo occorrente per indossare la divisa aziendale debba essere retribuito o meno, è necessario far riferimento alla disciplina contrattuale specifica.
In proposito, i giudici soggiungono che «ove sia data facoltà al lavoratore di scegliere il tempo e il luogo ove indossare la divisa stessa (anche presso la propria abitazione, prima di recarsi al lavoro) la relativa attività fa parte degli atti di diligenza preparatoria allo svolgimento dell’attività lavorativa, e come tale non deve essere retribuita, mentre se tale operazione è diretta dal datore di lavoro, che ne disciplina il tempo ed il luogo di esecuzione, rientra nel lavoro effettivo e di conseguenza il tempo ad essa necessario deve essere retribuito».
Emiliana Matrone