Quando si ha il mobbing? Quali sono le norme applicabili? Quali sono le forme di tutela del lavoratore?
Sotto il profilo etimologico, la parola mobbing deriva dal verbo inglese to mob, ossia ‘aggredire’, ‘malmenare’, ‘assalire tumultuando in massa’.
Tale espressione è stata usata spesso dagli etologi, per indicare, con riferimento al mondo animale, il comportamento di aggressione del branco nei confronti di un animale isolato.
In particolare, “il mobbing (it. assalto collettivo; ted. hassen; fr. houspillage) è una reazione collettiva e aggressiva mediante la quale alcuni Passeracei rispondono all’invasione del territorio ed al pericolo, attaccando in gruppo l’intruso e/o il contendente (es. rapace).
Tuttavia, è possibile ritenere che il concetto di mobbing sia riferibile anche a condotte umane, anche risalenti nel tempo, sebbene conosciute con terminologie diverse o magari, non conosciute affatto.
Si pensi all’ostracismo, quel bando che colpiva, nelle antiche città greche come ad Atene, il cittadino ritenuto pericoloso per lo Stato: si trattava di una severa condanna da parte dell’opinione pubblica che metteva, chi ne era colpito, al bando dalla comunità o da un determinato ambiente.
Lucio Quinzio Cincinnato, nell’antica Roma, subì mobbing, tant’è che, ancora oggi, l’espressione ‘cincinnato’ sta ad indicare il ritirato a vita agreste, colui che vive appartato in campagna.
Il mobbing, dunque, non è un problema nuovo.