Il D.M n. 45 del 2007 ha riconosciuto, a partire dal primo novembre prossimo, il diritto, finora riservato ai soli lavoratori in servizio, di accedere alle prestazioni creditizie e sociali agevolate erogate dall’Inpdap.
L’iscrizione al fondo della Gestione importa la possibilità di richiedere all’Inpdap una serie di servizi creditizi: piccoli prestiti, prestiti pluriennali e mutui ipotecari edilizi ed è automatica (l’adesione scatterà automaticamente a partire dal 1 novembre) ma volontaria nel senso che il lavoratore in pensione che intende non aderire al fondo deve inviare il modulo di non adesione entro e non oltre il 31 ottobre, oppure recedere dall’iscrizione entro sei mesi (cioè il 31 maggio 2008) dalla prima trattenuta sulla pensione, inviando o consegnando il modulo di recesso.
Per fruire dell’opportunità di aderie occorre pagare lo scotto di un contributo pari allo 0,15% dell’ammontare della pensione. Ad esempio su una somma di mille euro la ritenuta sarà di € 1,5 mensili. Se però l’assegno è inferiore a € 600 non viene effettuata alcuna trattenuta.
Se tale è il sistema è evidente che, in una logica di valorizzazione delle scelte individuali volontarie, sarebbe stato più opportuno un provvedimento basato sull’adesione volontaria a domanda, piuttosto che sul silenzio assenso, così come è avvenuto.
Diventa allora fondamentale la più ampia, corretta e puntuale informazione in modo che ciascun pensionato possa valutare il proprio interesse ad accedere a questa forma di agevolazione creditizia.
L. Massimo